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Il cambiamento climatico è il responsabile, oppure sono altre le cause? Qualunque sia la ragione, ogni anno si osserva un numero crescente di Caranx crysos, comunemente noto come Carango Mediterraneo o Carango Dorato, lungo le coste meridionali italiane. Questo predatore, originariamente raro, sta diventando sempre più frequente nelle nostre acque, confermando che il Mediterraneo è un sistema in continua evoluzione.
Tabella dei Contenuti
Caratteristiche fisiche e Differenze da altre specie
Spesso confuso con la leccia ed a volte con la ricciola, il Carango mediterraneo è una specie endemica del Mediterraneo, presente in queste acque fin dagli anni ’60. Alcuni ricercatori ipotizzano che il suo arrivo risalga all’apertura del canale di Suez, attraverso cui la specie ha lentamente colonizzato il nostro mare, adattandosi fino a divenire completamente autoctona.
Il Corpo
Presenta un corpo allungato e arcuato sul dorso, con fianchi compressi e coperti da piccolissime scaglie. La sua linea laterale è alta nella prima parte del corpo, diventando poi dritta a metà lunghezza e terminando verso la coda con 39-45 scudetti ossei spinosi. Ha occhi circolari circondati da una palpebra adiposa, mentre le narici si trovano vicino all’estremità del muso. La mandibola è poco sporgente e presenta piccoli denti conici.
Pinne Dorsali
Le pinne dorsali sono due e separate: la prima, preceduta da una spina orizzontale corta con la punta orientata in avanti, è formata da otto raggi spinosi. Il carango mediterraneo presenta una colorazione verde-grigia sul dorso, con iridescenze cangianti, e fianchi bianco-argentati. Una macchia nera caratterizza la parte superiore dell’opercolo, mentre le pinne sono grigio chiaro e i lobi della pinna caudale scuri alle estremità. Questo pesce può raggiungere una lunghezza di 60 cm e un peso di 2,8 kg, con esemplari eccezionali che arrivano fino a 80 cm.
Habitat e comportamento
Il Caranx crysos è un abile nuotatore che, in età adulta, predilige il mare aperto. Tuttavia, da maggio a settembre, si avvicina alle coste per la riproduzione. Da giovane, è facile trovarlo sotto le meduse o attorno a oggetti galleggianti, dove caccia pesci volanti, alici e altre specie di superficie.
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Tecniche di pesca e difficoltà
Per chi ama la pesca sportiva, il carango mediterraneo offre una sfida notevole. Gli esemplari possono essere catturati utilizzando piccoli e medi artificiali, che coprono profondità fino a 2 metri. Sono state segnalate catture anche tramite jigging (come mostrato in vari video online), con tecniche di spinning e shore jigging. Tuttavia, è raro riuscire a insidiarlo con esche artificiali: la maggior parte delle catture avviene pescando con pesci vivi. È un combattente tenace che non si arrende facilmente e spesso riesce a riguadagnarsi la libertà.
In conclusione, il Carango mediterraneo rappresenta un elemento in più nella biodiversità del Mediterraneo e nel suo delicato equilibrio ecologico.
Per Fishingmania.it: TONY SBLANK
1 commento
Tony complimenti per le informazioni complete per questo tipo di predatore, sono informazioni molto utili per chi ancora non si e avviato su questo tipo di pesca , grazie