La spigola, conosciuta anche come branzino (Dicentrarchus labrax), è uno dei predatori più affascinanti e ambiti dai pescatori sportivi di tutta Europa. Ma cosa sappiamo davvero sulla sua vista? In che modo percepisce il mondo intorno a sé? Quali colori riesce a distinguere? E perché queste conoscenze possono fare la differenza nella pesca?
In questo articolo analizziamo gli studi scientifici più recenti per rispondere a queste domande, offrendo una panoramica dettagliata sulla visione della spigola e su come il suo apparato visivo si adatti a diversi ambienti.
Una vista a colori: tricromia e percezione spettrale
A differenza di alcune specie come il black bass (che ha una visione dicromatica), la spigola è in grado di percepire almeno tre bande spettrali distinte, il che la rende tricromatica. Studi condotti su esemplari di spigola hanno individuato tre fotopigmenti principali nei suoi occhi, ciascuno con una sensibilità specifica a determinate lunghezze d’onda:
Blu-violetto (intorno ai 430 nm)
Verde (circa 500-520 nm)
Rosso (vicino ai 560-580 nm)
Questa caratteristica la rende particolarmente efficace nel riconoscere prede e stimoli visivi in ambienti dove la luce penetra con difficoltà e i colori sono distorti.
Sensibilità alla luce ultravioletta (UV): un vantaggio nascosto
Esistono evidenze che indicano la possibile presenza di recettori UV anche nella spigola, un tratto che la accomuna a molti pesci costieri e marini che vivono in acque poco profonde. Questi fotorecettori permettono ai pesci di:
Migliorare la visione di contrasto contro lo sfondo luminoso della superficie
Identificare prede trasparenti come piccoli crostacei o avannotti
Comunicare attraverso pattern riflettenti non visibili all’occhio umano
Sebbene la ricerca su questo punto sia ancora in evoluzione, alcuni studi molecolari e comportamentali suggeriscono che la spigola potrebbe effettivamente utilizzare l’UV in contesti specifici.
Lo stress visivo: cosa succede quando cambia la luce
Uno studio condotto su larve di spigola ha dimostrato che la qualità e la quantità della luce influiscono direttamente sulla struttura dell’occhio. In particolare:
L’esposizione a luce eccessiva può causare stress oculare
La retina si adatta modulando la densità dei fotorecettori
I pesci allevati in ambienti con illuminazione controllata mostrano una maggiore efficienza visiva
Questo significa che anche in ambiente naturale, la spigola può subire alterazioni temporanee della vista in funzione di torbidità, profondità e rifrazione.
Curve di risposta alla luce: il comportamento dei fotopigmenti
I fotorecettori della spigola hanno curve di assorbimento (o di risposta) piuttosto ampie, che consentono una buona capacità di adattamento sia a condizioni di luce intensa sia in ambienti ombrosi. Le curve spettrali sono risultate leggermente influenzabili anche dalla dieta, in particolare dalla presenza di taurina, che sembra migliorare la salute dell’occhio e l’efficienza visiva generale.
Adattamento all’habitat: una vista dinamica
Uno degli aspetti più interessanti è la plasticità visiva della spigola. Pesci allevati in acqua dolce mostrano risposte diverse rispetto a quelli cresciuti in mare aperto. La retina si adatta alle diverse condizioni di luminosità e qualità dell’acqua, favorendo lo sviluppo di recettori più funzionali all’ambiente specifico.
Questo spiega anche alcune variazioni nel comportamento alimentare o nella reazione agli stimoli visivi da parte di esemplari provenienti da zone diverse (lagune, porti, scogliere, foci di fiume).
Perché questi dati sono utili per il pescatore
Conoscere come vede la spigola permette di fare scelte più consapevoli su:
Colori delle esche: il rosso e il verde sono più visibili a profondità contenute
Orari di pesca: al crepuscolo o con acqua torbida, il contrasto diventa fondamentale
Luce UV: alcune esche moderne riflettono UV, attirando maggiormente i pesci sensibili
Inoltre, pescare in condizioni di luce estrema (mezzogiorno estivo o acque limpide molto illuminate) potrebbe influenzare il comportamento visivo della spigola, rendendola più sospettosa o meno reattiva agli stimoli visivi.
Conclusione: quali colori usare per attirare la spigola
Alla luce delle conoscenze sulla visione della spigola, possiamo trarre alcune indicazioni pratiche per ottimizzare le nostre sessioni di pesca:
✅ Acque limpide e poco profonde (scogliere, porti, fondali sabbiosi): prediligere esche naturali con riflessi UV oppure colori traslucidi, bianchi, silver e gialli, che sfruttano la luce ambientale e la sensibilità UV della spigola.
✅ Acque torbide o al crepuscolo: optare per esche dai colori accesi e contrastanti come rosso acceso, chartreuse, arancio e nero. Il rosso, in particolare, rientra tra le lunghezze d’onda a cui la spigola è sensibile.
✅ Foci di fiume o ambienti misti salmastri: qui l’acqua è spesso verde o marrone, quindi funzionano bene esche verdi, gold, rame e con elementi glow o riflettenti.
✅ Pesca notturna o in ombra profonda: puntare su esche con contrasto netto, come nero + riflessi argentati o UV, oppure esche vibranti in grado di stimolare anche il senso laterale.
Spigola e luce intensa: consigli pratici per pescatori
Evita le ore centrali della giornata
Durante le giornate di sole pieno (soprattutto in estate), la spigola tende a ridurre l’attività, restando più nascosta tra strutture sommerse, zone d’ombra o acque più profonde.
👉 Pesca preferibilmente all’alba, al tramonto o nelle giornate nuvolose.Cerca zone d’ombra o acque torbide
Le spigole si rifugiano spesso vicino a moli, scogliere, pontili o foci dove la luce viene naturalmente attenuata.
👉 Lancia in prossimità di strutture che offrono ombra o nei canali con correnti miste.Usa esche con riflessi morbidi o naturali
In condizioni di luce forte, esche troppo riflettenti possono risultare innaturali o fastidiose.
👉 Scegli colori soft come traslucidi, grigi, bianco latte, o livree naturali leggermente opache.Abbassa il diametro del filo
L’acqua limpida e la forte illuminazione rendono la spigola più sospettosa.
👉 Usa terminali fluorocarbon sottili (0.20 o meno) per ridurre la visibilità.Considera l’uso di esche “shadow-friendly”
Alcune esche sono progettate per lavorare bene anche in condizioni di luce critica, ad esempio con livree opache e azione naturale anche a bassa velocità.
👉 Softbait montati a wacky o jerkbait non rumorosi sono ottime opzioni.
Ricorda sempre di osservare le condizioni di luce, torbidità dell’acqua e profondità. Un’esca che funziona al mattino potrebbe essere inefficace nel pomeriggio se la luce cambia radicalmente. La chiave è adattarsi, proprio come fa la spigola con la sua vista.
Fonti scientifiche principali
Gelsinger, D., et al. (2019). Effects of dietary taurine levels on the visual function of European sea bass. Aquaculture Nutrition.
Champ, C.M., et al. (2016). Environmental modulation of visual pigment expression in fish. Journal of Experimental Biology.
Shand, J., et al. (2002). The influence of ontogeny and light environment on the visual system of fish. Journal of Fish Biology.
Escobar-Camacho, D., et al. (2019). The diversity of fish visual systems: From retinal genes to ecological insights. Integrative and Comparative Biology.
Sadoul, B., et al. (2021). Retinal plasticity and stress in European sea bass larvae exposed to varying light environments. Aquatic Biology.