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L’Inghilterra ritorna Campione del Mondo Feeder, mentre è notte fonda per l’Italia

Inghilterra Campione del Mondo Feeder 2025

A distanza di dieci anni, il Drennan Team England Feeder torna sul tetto del mondo. La squadra inglese riporta quindi il titolo di campione del mondo in patria dall’edizione 2015 svoltasi in Olanda.

Non che negli anni passati le spedizioni inglesi non siano andate bene, considerato che sono arrivati quattro podi, di cui due argenti, ma il titolo mondiale mancava da troppo tempo. 

Che le intenzioni fossero “bellicose” lo si è capito non solo dalla squadra, che presentava nomi alla Adam Wakelin, Lee Kerry e Steve Ringer, ma da tutto l’entourage a seguito, con all’interno un “solo” cinque volte campione del mondo individuale come Alan Scotthorne. 

Nota a parte, curioso come gli inglesi abbiano tra le loro file uomini di spicco della pesca al colpo, mentre in Italia ci sono agonisti di spicco della pesca al colpo che denigrano pubblicamente il mondo del feeder fishing.

Ad ogni modo, una vittoria sicuramente meritata, a dimostrazione di quanto siano in grado gli inglesi (e non solo) di adattarsi a svariate situazioni di pesca nonostante le loro gare interne sia in condizioni completamente differenti: acqua in movimento ed azione di pesca a scarroccio. Il tutto pescando breme e gardon.

Secondo posto per la Repubblica Ceca, che ha mantenuto la posizione, rosicchiando solamente un punto agli inglesi. Bronzo per la Germania con 69 penalità complessive, che supera l’Olanda la quale deve accontentarsi della medaglia di legno.

Classifica Finale

Inghilterra – 52 punti
Repubblica Ceca – 58 punti
Germania – 69 punti
Olanda – 73 punti
Slovacchia – 77,5 punti
Lituania – 79 punti
Polonia – 87 punti
Irlanda – 88,5 punti
Estonia – 93 punti 
Serbia – 104 punti 
Ungheria – 112,5 punti
Belgio – 129 punti
Francia – 129 punti
Ucraina – 133 punti
Sud Africa – 134 punti
Lettonia – 139 punti
Romania – 141 punti
Italia – 150 punti
Moldova – 155,5 punti
Spagna – 163 punti
Svezia – 166 punti
Portogallo – 197 punti

Titolo Individuale in Germania

Il titolo individuale va a Felix Scheuermann, già campione del mondo nel 2018 ed al momento primo nel ranking Fipsed per il feeder fishing.

Notte Fonda Italia

Poteva andare peggio di sabato? Difficile, ma purtroppo è andata così: 3 – 17 – 19 – 19 – 20. 78 punti complessivi. Da commentare ci sarebbe ben poco.

Cosa si Sbaglia?

Per l’Italia il campionato del mondo di feeder fishing è ancora un oggetto misterioso. Ad eccezione del titolo conquistato in Portogallo, a detta ormai di tutti un lampo inaspettato nella notte, oltre al bronzo in Sudafrica, per il resto è innegabile che ci sia un grosso problema.

Attenzione però, non ci si riferisce agli atleti della squadra. Oggettivamente parliamo del meglio che il nostro movimento possa offrire. Uomini che hanno vinto in Italia ed anche tanto.

Ed anche a livello di staff, i commissari tecnici sono persone con esperienza internazionale pluridecennale. Non gli si può imputare nulla. Parliamo di tutti agonisti con grande esperienza alle spalle, anche in campo internazionale. Luca Pera nel colpo ha avuto una carriera importante, culminata con il titolo italiano e la partecipazione ai mondiali per clubs, oltre ovviamente alla nazionale master feeder. Alessio Casilli fa parte di un gruppo che ha vinto più volte il campionato italiano, con esperienza internazionale. Insomma, persone che sanno pescare, non solo a feeder fishing.

Il problema forse è la mentalità che viene trasmessa dai piani alti. Se in quattordici edizioni abbiamo racimolato solamente un oro ed un bronzo, più un bronzo ed un argento individuale con Andrea Caruso nel 2012 e Mirko Govi nel 2019, qualcosa si sbaglia. 

Approcci Sbagliati?

Potrebbe essere. Partiamo dal presupposto che in Europa le acque sono completamente diverse da quelle italiane. Le breme che peschiamo nei nostri canali, si comportano in maniera completamente differente dalle breme delle acque europee. I mondiali si svolgono anche in fiumi con portata importante e corrente sostenuta, tipo quest’anno in Lituania. In Italia le gare si svolgono all’80% su acqua ferma o lenta. Avevamo il Canal Bianco a Loreo, ma lo abbiamo perso grazie alle piste ciclabili. Abbiamo il Canal Bianco ad Ostiglia, ma salvo rare occasioni, si svolgono manifestazioni in condizioni di acqua lenta o in movimento salvo situazioni di forti piogge nei giorni precedenti. Per il resto? Ostellato, Cavo Lama, Corbara, Fissero, Brian…insomma, non si pesca in Po, Adda o Ticino. Qualcuno potrebbe citare il Mincio ma, non scherziamo su.

E le Notizie sull’Italia?

In più, c’è qualcosa che in Italia nessuno riesce a comprendere: perchè la nostra federazione vieta ai nostri atleti di inviare foto in Italia o essere attivi sui social? Perchè c’è il divieto a divulgare notizie sull’andamento della settimana della nostra squadra che, ricordiamolo, si sposta anche grazie alle tessere che noi tesserati paghiamo? 

Facciamo un paio di esempi. Sulla pagina Facebook di Drennan, sponsor principale della nazionale inglese, Alan Scotthorne ha effettuato delle interviste pregara con gli atleti e durante la gara con gli spondisti per informare sull’andamento della manifestazione. La squadra tedesca e quella ungherese hanno pubblicato le foto delle proprie pescate durante le giornate di prova. E dell’Italia? Nessuna notizia. Possiamo essere cattivi? Ma cosa serve nascondersi se poi i risultati sono questi da ormai anni ed anni a livello seniores (e free style aggiungiamo). 

Ah, il prossimo anno il mondiale è ad Ostellato. In Aprile. A voi le conclusioni.

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A distanza di dieci anni, il Drennan Team England Feeder torna sul tetto del mondo. La squadra inglese riporta quindi il titolo di campione del mondo in patria dall’edizione 2015 svoltasi in Olanda.

Non che negli anni passati le spedizioni inglesi non siano andate bene, considerato che sono arrivati quattro podi, di cui due argenti, ma il titolo mondiale mancava da troppo tempo. 

Che le intenzioni fossero “bellicose” lo si è capito non solo dalla squadra, che presentava nomi alla Adam Wakelin, Lee Kerry e Steve Ringer, ma da tutto l’entourage a seguito, con all’interno un “solo” cinque volte campione del mondo individuale come Alan Scotthorne. 

Nota a parte, curioso come gli inglesi abbiano tra le loro file uomini di spicco della pesca al colpo, mentre in Italia ci sono agonisti di spicco della pesca al colpo che denigrano pubblicamente il mondo del feeder fishing.

Ad ogni modo, una vittoria sicuramente meritata, a dimostrazione di quanto siano in grado gli inglesi (e non solo) di adattarsi a svariate situazioni di pesca nonostante le loro gare interne sia in condizioni completamente differenti: acqua in movimento ed azione di pesca a scarroccio. Il tutto pescando breme e gardon.

Secondo posto per la Repubblica Ceca, che ha mantenuto la posizione, rosicchiando solamente un punto agli inglesi. Bronzo per la Germania con 69 penalità complessive, che supera l’Olanda la quale deve accontentarsi della medaglia di legno.

Classifica Finale

Inghilterra – 52 punti
Repubblica Ceca – 58 punti
Germania – 69 punti
Olanda – 73 punti
Slovacchia – 77,5 punti
Lituania – 79 punti
Polonia – 87 punti
Irlanda – 88,5 punti
Estonia – 93 punti 
Serbia – 104 punti 
Ungheria – 112,5 punti
Belgio – 129 punti
Francia – 129 punti
Ucraina – 133 punti
Sud Africa – 134 punti
Lettonia – 139 punti
Romania – 141 punti
Italia – 150 punti
Moldova – 155,5 punti
Spagna – 163 punti
Svezia – 166 punti
Portogallo – 197 punti

Titolo Individuale in Germania

Il titolo individuale va a Felix Scheuermann, già campione del mondo nel 2018 ed al momento primo nel ranking Fipsed per il feeder fishing.

Notte Fonda Italia

Poteva andare peggio di sabato? Difficile, ma purtroppo è andata così: 3 – 17 – 19 – 19 – 20. 78 punti complessivi. Da commentare ci sarebbe ben poco.

Cosa si Sbaglia?

Per l’Italia il campionato del mondo di feeder fishing è ancora un oggetto misterioso. Ad eccezione del titolo conquistato in Portogallo, a detta ormai di tutti un lampo inaspettato nella notte, oltre al bronzo in Sudafrica, per il resto è innegabile che ci sia un grosso problema.

Attenzione però, non ci si riferisce agli atleti della squadra. Oggettivamente parliamo del meglio che il nostro movimento possa offrire. Uomini che hanno vinto in Italia ed anche tanto.

Ed anche a livello di staff, i commissari tecnici sono persone con esperienza internazionale pluridecennale. Non gli si può imputare nulla. Parliamo di tutti agonisti con grande esperienza alle spalle, anche in campo internazionale. Luca Pera nel colpo ha avuto una carriera importante, culminata con il titolo italiano e la partecipazione ai mondiali per clubs, oltre ovviamente alla nazionale master feeder. Alessio Casilli fa parte di un gruppo che ha vinto più volte il campionato italiano, con esperienza internazionale. Insomma, persone che sanno pescare, non solo a feeder fishing.

Il problema forse è la mentalità che viene trasmessa dai piani alti. Se in quattordici edizioni abbiamo racimolato solamente un oro ed un bronzo, più un bronzo ed un argento individuale con Andrea Caruso nel 2012 e Mirko Govi nel 2019, qualcosa si sbaglia. 

Approcci Sbagliati?

Potrebbe essere. Partiamo dal presupposto che in Europa le acque sono completamente diverse da quelle italiane. Le breme che peschiamo nei nostri canali, si comportano in maniera completamente differente dalle breme delle acque europee. I mondiali si svolgono anche in fiumi con portata importante e corrente sostenuta, tipo quest’anno in Lituania. In Italia le gare si svolgono all’80% su acqua ferma o lenta. Avevamo il Canal Bianco a Loreo, ma lo abbiamo perso grazie alle piste ciclabili. Abbiamo il Canal Bianco ad Ostiglia, ma salvo rare occasioni, si svolgono manifestazioni in condizioni di acqua lenta o in movimento salvo situazioni di forti piogge nei giorni precedenti. Per il resto? Ostellato, Cavo Lama, Corbara, Fissero, Brian…insomma, non si pesca in Po, Adda o Ticino. Qualcuno potrebbe citare il Mincio ma, non scherziamo su.

E le Notizie sull’Italia?

In più, c’è qualcosa che in Italia nessuno riesce a comprendere: perchè la nostra federazione vieta ai nostri atleti di inviare foto in Italia o essere attivi sui social? Perchè c’è il divieto a divulgare notizie sull’andamento della settimana della nostra squadra che, ricordiamolo, si sposta anche grazie alle tessere che noi tesserati paghiamo? 

Facciamo un paio di esempi. Sulla pagina Facebook di Drennan, sponsor principale della nazionale inglese, Alan Scotthorne ha effettuato delle interviste pregara con gli atleti e durante la gara con gli spondisti per informare sull’andamento della manifestazione. La squadra tedesca e quella ungherese hanno pubblicato le foto delle proprie pescate durante le giornate di prova. E dell’Italia? Nessuna notizia. Possiamo essere cattivi? Ma cosa serve nascondersi se poi i risultati sono questi da ormai anni ed anni a livello seniores (e free style aggiungiamo). 

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