Quando si parla di torrenti/fiume che nascono e scorrono in Trentino, il Chiese non è normalmente una delle opzioni più battute. O meglio, viene considerato solamente nel tratto terminale, in prossimità dell’abitato di Ponte Caffaro che risulta essere ancora in Lombardia. Un tratto in cui, ad eccezione della licenza, non servono particolari permessi.
Un Ambiente Incontaminato
Sembra strano, ma il Chiese regala un ambiente quasi più incontaminato di molti altri corsi di montagna. Muoversi per le sponde non è affatto semplice ed è obbligatorio stare quasi sempre in acqua, camminando il più accorti possibili.
Diversamente da Oglio, Adige e Noce, parliamo di un fiume con una larghezza che varia dai 15 ai 25 metri, ma con profondità limitata. Attraversalo nei periodi di portata normale, è abbastanza facile utilizzando dei comodi waders. Attenzione, meglio i waders dei cosciali, che potrebbero essere limitanti in alcune situazioni.
L’andamento del fiume è abbastanza tranquillo, con diverse zone di piana ed acqua molto lenta. Una situazione che obbliga il pescatore a muoversi con circospezione, cercando di evitare di fare rumori per spaventare i pesci. E poi, l’acqua è estremamente limpida in tutto il suo percorso. Non mancano anche tratti in cui l’acqua si divide in più rami, con piccole rapide e corrente sostenuta, ma si tratta di situazioni meno presenti rispetto alle piane.
🎣 Specie presenti e periodo consigliato
La fario è la specie predominante della zona, diversamente dal vicino Caffaro che vede la presenza anche di trote iridee in seguito alle immissioni per le manifestazioni agonistiche. Le marmorate sono difficili da trovare in questi ambienti, mentre potrebbe esserci qualche ibrido fario / marmorata. Non mancano i cavedani nei tratti più vicini al lago e dove il fiume crea delle piane con acqua lenta e, sempre nei tratti bassi, in prossimità anche di piccoli salti, non è raro trovare anche qualche luccio e persico che risale dal Lago d’Idro.
Ovviamente il periodo di pesca è quello classico dei torrenti di montagna: da fine febbraio a fine settembre, il periodo in cui la pesca ai salmonidi è aperta. Attenzione in estate, in quanto i pesci sono attivi maggiormente negli orari di alba e tramonto. Durante il giorno si possono effettuare delle catture, ma solamente nelle zone con maggiore profondità e vicino a delle cascate.
🧰 Attrezzatura consigliata
Sembra piccolo e stretto, ma il Chiese regala anche catture di tutto rispetto. Parliamo di pesci che superano facilmente i cinquanta centimetri, tra cui anche dei salmerini. Serve quindi essere ben attrezzati se il target sono i salmonidi di taglia.
- La lunghezza delle canne è sempre la classica: da 1.80 a 2.10 metri per avere meno problemi nei movimenti sulla sponda, in caso di erba alta o alberi con rami bassi. In più sarebbero più facilmente gestibili nelle fasi di lancio in spot limitati.
- Per quanto riguarda la potenza, molto dipende da cosa volete fare. Un assetto light, con canne fino a 10 grammi di casting garantisce la ricerca di fario di ogni tipo. Il problema sussiste nel caso entrassero esemplari oltre i 40 centimetri. In quel caso, meglio azzardare con una canna ad azione più potente, fino a 20 grammi di casting e “sacrificare” le taglie più piccole.
- In base ovviamente alla canna che utilizzate, c’è la scelta degli artificiali. Piccoli minnow suspending e rotanti fino a 4-5 grammi per il “misto frutta”. Minnow e jerk fino a 8 – 10 centimetri per la ricerca delle “Big del Chiese”
- Treccia? Sempre meglio averla in bobina, con un fluorocarbon non inferiore agli 025 mm.
⚠️ Regolamenti e permessi
Come detto, dal ponte della statale di Ponte Caffaro a valle, è sufficiente la licenza governativa. Dal ponte a monte il fiume è gestito dalla Associazione Pescatori Alto Chiese
Tutti i video li potete trovare sulla pagina Facebook di Seika Predator Fishing