4 artificiali super versatili, per il mare e l’acqua dolce ?

selezione di 4 artificiali di casa hart
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Il Marchio spagnolo ( qui la pagina Facebook ), distribuito in Italia da Old Capitan, ogni anno si mette in prima linea nel progettare o perfezionare prodotti per la pesca, che risultano estremamente versatili sia per la pesca in mare che per la pesca in acqua dolce.

 

Apriamo quindi un focus su alcuni artificiali che fanno parlare di se in termini di: versatilità. catture e qualità.

Tabella dei Contenuti
Artificiale Hart Surface 115
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Surface 115F – WTD

Il primo artificiale è sul Suface vision 115F, un WTD abbastanza compatto ma dal peso interessante di 22 grammi. Molte volte, ci troviamo a pescare con wtd che presentano una grammatura di neanche la metà e che, fatichiamo a lanciare soprattutto contro vento.

 

Questo artificiale ha preso un posto ben preciso nel nostro box, diventando indispensabile per la pesca sulle mangianze e non solo.  Alletterati, Palamite, Serra son solo alcune delle specie insidiabili con questo artificiale.

 

Ma il potere catturante non si limita alla sola acqua salata. Nonostante le generose dimensioni, questo artificiale è  fortemente adescante anche in acqua dolce, in particolare per insidiare  Aspi e Blackbass. Chiaramente, le dimensioni generose, ci faranno selezionare fortemente la taglia delle nostre prede.

Il suo peso specifico molto alto permette di pescare a distanze più ampie e quindi, di insidiare i predatori senza disturbarli troppo. Una colorazione che non deve mai mancare nel nostro box, è la 075 cromato. Colorazione adatta ad ogni situazione sia in mare che in acqua dolce.

 

P-Gasti di casa hart fishing
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P-Gasti 165F – Jerk

Il P-Gasti 165F  è un super jerk dalla capacità di lancio veramente alta.  Questa peculiarità la deve ad un sistema di pesi mobili inseriti al suo interno, veramente sovradimensionati rispetto ai rivali di ben 25 grammi.

 

Questo sistema gli permette di rimanere fortemente in asse e di non sfarfallare durante il lancio.

 

La colorazione che consigliamo è il 662 dai toni giallo scuro. Il suo target principale sono le spigole, serra e barracuda, ma anche aspi e bass.

Caratteristiche pgasti hart fishing
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Torito di casa Hart fishing

Torito – Stick Bait

Il Torito 80 ( ne avevamo già parlato approfonditamente QUI )  sta spopolando alla grande. Un micro stick bait dal peso di 22 grammi, che gli amici veneti hanno soprannominato “Bagigio”.

 

Il suo corpo compattissimo e la sua robustezza gli permettono di catturare di tutto e soprattutto, dappertutto. Questo piccolo subwalker si distingue dai rivali per un nuoto perfetto e ritmico, nonostante il rapporto peso/dimensione.

 

Il torito è, forse, l’artificiale più versatile dei 4 che ha permesso di effettuare catture di specie diversissime tra loro. L’ elenco sarebbe molto lungo, ma possiamo citare: alletterati, tonni, bonito, lampughe, serra, spigole ed anche  aspi e trote ( si avete letto bene! ).

Facendolo scarrocciare lungo le correnti del fiume o dei torrenti è fortemente adescante per le grosse trote fario o marmorate. 

 

Il colore 497 è uno di quelli che amiamo di più, con i riflessi cromati sembra proprio l’imitazione perfetta di un pesce foraggio. 

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Bullet 95s – Stick Bait

Un altro stick bait entra nella nostra piccola classifica. E’ un artificiale di 95 mm e 28 g, un rapporto peso dimensioni notevole che ci permette di effettuare lanci lunghissimi senza sforzo. 

 

Un artificiale sinking che raggiunge una profondità massima di 2 m, ma, se utilizzato con recuperi veloci viaggia appena al di sotto del pelo dell’acqua. Ha un movimento “scodinzolante” molto sinuoso, attrattivo per molti predatori diversi. 

 

Artificiale adatto alla pesca dell’aspio nel grande fiume quanto, gli aspi si trovano in caccia nelle parti centrali e per raggiungerli servono lunghi e precisi lanci. Per quanto riguarda il mare possiamo utilizzarlo per la pesca in mangianza sulle lampughe e sui vari alletterati. 

Il colore che è risultato molto catturante sia in acqua dolce che salata è lo 007. 

 

Articolo redatto con la collaborazione di Mirko Fornaro di Fishproject

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