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Come pescare la Tinca in inverno

Grossa tinca presa nel lago di Como

Una livrea inconfondibile che difficilmente rimuovi dalla testa. Avvolta nelle acque cristalline delle sponde dell’Adda, quando arriva a guadino, stringi i denti e stenti a credere di aver preso un pesce così bello e affascinante. 

 

Un corpo tozzo, simile ad una carpa, ma con una livrea verdastra sul dorso, più chiara e tendente al giallo nella zona ventrale. Gli occhi sono rossi e indelebili, solitamente in Italia raggiunge i 30-60 cm di lunghezza per un massimo di 6kg di peso.

 

Il modo più comune per insidiare questo tipo di pesce è la pesca a FEEDER o SPECIALIST a seconda delle condizioni. 

Tabella dei Contenuti

La tecnica a FEEDER consente di avere un approccio basato sul veicolare le esche all’interno del pasturatore con il terminale molto vicino ad esso in modo tale da avere la massima resa di cattura.

A volte si ha bisogno di mettere pasturatori di notevoli dimensioni e a sua volta molto pesanti per sostenere la corrente del fiume, allora dal feeder si passa allo SPECIALIST che non è nient’altro che un approccio più pesante in termini di attrezzatura.

Quindi si avrà bisogno di una canna più robusta un mulinello più capiente e potente che possa recuperare pesi notevoli come 150/180grRimane comunque possibile la pesca alla tinca con la tecnica a bolognese, l’importante è cercare di rimanere più aderente possibile al fondo soprattutto nei periodi invernali dove i movimenti sono ridotti al minimo. In estate invece può tranquillamente capitarci di attaccarla a passata mentre si cerca di pescare cavedani, barbi o pighi in quanto è più invogliata a cercarsi del cibo insieme ai suoi amici pinnati.

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Curiosità

La tinca è diffusa in tutte le acque dolci europee a corso lento: laghi ,fiumi, canali, stagni. Ultimamente, però, è sempre più frequente la sua presenza anche in laghetti di pesca sportiva

L’ attrezzatura per la pesca alla tinca

Canne

Dobbiamo valutare che tipo di canne utilizzare a seconda del nostro spot e di come è conformato il fondale. In un fondale piatto, come quello di un lago, basta una canna da feeder lunga 3.60mt con un cast da 90 gr, con un’azione morbida in modo da poter montare anche terminali sottili e non incombere in rotture.

 

Quest’ultima è perfetta anche con l’utilizzo di grossi pasturatori per poter alimentare a dovere le nostre amate tinche.

 

In un fondale irregolare e con vari scalini, come può essere quello di un fiume, risulta migliore l’utilizzo di una canna da feeder lunga dai 3.90/4.20 mt con un cast che va dai 100/150gr con un’azione più di punta e una maggior schiena. Tale tipologia di attrezzatura ci permette di sollevare la nostra preda dai possibili incagli, fortemente presenti sul letto di un fiume, oltre che aiutarci a contrastare anche le forti correnti d’acqua.

Mulinelli

Per quanto riguarda i mulinelli possiamo utilizzare delle taglie sui 5000 o 6000, con un rapporto di recupero da 4.8.1 ai 5.0.1, queste sono le taglie idonee alle canne citate prima.

La tinca è un pesce che ama stare sul fondo anche quando viene allamata, continua fino all’esaurimento delle sue forze a cercare di rimanere aderente al fondale cercando buche o gradini per potersi liberare.

Mulinelli di grossa taglia ci permetteranno prima di poter imbobinare anche fili di un certo diametro e allo stesso tempo di poter recuperare abbastanza filo per contrastare le ripartenze di quest’ultime.

Treccia o Nylon?

In questo caso consigliamo di utilizzare il trecciato solo in lago, o comunque in una situazione di acqua ferma e con meno ostacoli di quello che potrebbe essere il fondale di un fiume, per non incombere a rotture inaspettate.

 

Infatti, nonostante i grandi vantaggi sul carico di rottura, la treccia ha una scarsissima tenuta all’abrasione.

 

I diametri consigliati sono i seguenti:

 

  • TRECCIATO per la pesca in Lago: Un diametro che si aggira intorno allo 0.10/0.12mm va benissimo, ancor meglio con la caratteristica SINKING (affondante) che ci permetterà di aver una mangiata più diretta in canna.
  • NYLON per la pesca in fiume: Il diametro in questo caso va scelto in base a quanto si ha bisogno di zavorrarci, per poter contrastare la corrente e non incombere in rotture ancor prima di portar in acqua il nostro pasturatore.
    Diametro consigliato 0.25/0.28/0.30/0.35mm
    Infine arriviamo alla parte più importante che ci connette alla nostra preda
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Ami

A seconda dell’esca andiamo a scegliere l’amo:

  • Per il bigattino misura 10/12/14/16 fate un innesco generoso e monocromatico “lei apprezzerà”.
    Con un finale di fluoro carbon 100%,del diametro che varia a seconda dell’attività del pesce dal 0.14 al 0.18mm.
  • Se invece decidiamo di pescare con delle pop up e dumbbell utilizzeremo un amo più grosso che varia dalla misura 12/10/8 con un finale più sostenuto del 0.20/0.22 mm

Che esche utilizzare

Sarebbe veramente bello saper sempre quale può esser l’esca migliore per la nostra cara amica tinca, ma purtroppo per noi e per sua fortuna, bisogna veramente armarsi con una buona selezione di esche di qualità.

  • IL CLASSICO
    La nostra esca più versatile in assoluto: IL BIGATTINO. Consigliamo i classici bigattini bianchi ma anche rossi. Infatti, il rosso è un colore apprezzatissimo. Ed infine, il verme da terra non troppo grosso ma bello vivace.
    • L’ALTERNATIVA
    Abbiamo constatato sempre più che il nostro ciprinide ha un punto debole: LA FRAGOLA. Consigliamo vivamente l’utilizzo di esche come DUMBELL, MINI BOIL ,PUP UP E MAIS AL GUSTO FRAGOLA, maggiormente in periodi estivi. Utilizzeremo in abbinato anche uno sfarinato anch’esso alla fragola con qualche nota di pesce, come può essere l’aggiunta di un micro pellet da 2mm.

In periodo invernale dove il metabolismo del pesce è rallentato, consigliamo una buona setacciata della pastura così da poterla scaricare un po’ da tutti gli elementi che potrebbero saziare troppo velocemente la nostra cara amica.

Dove insidiare la Tinca

La tinca predilige sicuramente le acque ferme o a corso lento, con fondali molli e con temperature estive, ma possiamo anche trovarla in corsi d’acqua in movimento, dove però prediligerà zone con delle buche o grossi erbai dove può stazionare più comodamente.

Nelle nostre vicinanze la possiamo incontrare fortemente in vari spot:

Lago di Como, di Alserio e di Annone ma anche sulle rive del fiume Adda o il fiume Po e tanti altri.

Sicuramente nei periodi estivi, come la gran parte dei pesci, gli piace stazionare vicino a riva, al contrario dell’inverno che la possiamo trovare anche a lunghe distanze a centro lago o fiume che sia.

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Conclusioni

La tinca è sicuramente una delle specie d’acqua dolce più apprezzata in quanto può regalarti grandi emozioni e sicuramente una foto da cartolina con i suoi colori vivaci e brillanti.

E’ un tipo di pesca di ricerca e di grande pazienza che porterà il pescatore ad affinarsi sempre di più nella scelta dell’esca più appropriata a seconda della stagione.

Mai mollare perché quando tutto tace, è il momento in cui arriva lei.

 

PER FISHINGMANIA: Manuel Dian

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