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Italiano Feeder – Semifinale ad Ostellato

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SEMIFINALE ITALIANO FEEDER – OSTELLATO DA BREME XXL

Dopo le tre prove di selettiva nord, centro e sud, è tempo di semifinale. I centosessanta qualificati si sono ritrovati sulle sponde del Circondariale Valle Lepri di Ostellato per il week end di semifinale. Nuova formula quest’anno rispetto al passato, con un week end di semifinale ed uno di finale. La scelta migliore per dare una possibilità in più a tutti, compresi quelli che arrivano da più lontano.

Ostellato non poteva che essere il campo prescelto per questa doppia semifinale. Capienza e comodità sono le principali caratteristiche che contraddistinguono il canale ferrarese, sia nel tratto Vecchio che alle Vallette. Vallette che sono state scelte come campo gara principale, diversamente dallo scorso anno quando si pescò al Vecchio campo gara.

TUTTA ITALIA PRESENTE

Abbiamo detto che erano presenti ben centosessanta concorrenti e tra questi vi era anche qualcuno che arrivava da molto lontano. Quasi tutte le regioni rappresentante, ad eccezione di Liguria, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino al Nord, oltre a Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna al sud. Presente un agonista dalla Campania, Giancarlo Asquitti ed il molisano Antonio Iosue. Entrambe nostre conoscenze essendo due collaboratori Fishingmania. Ma questa volta non sono stati loro i più temerari che hanno affrontato il viaggio da settecento chilometri. C’è stato un concorrente che si è sobbarcato ben più chilometri e stiamo parlando di Pasquale Piragine. Società : Cosenza ADPS. Provenienza : ovviamente Cosenza. Novecento ottanta chilometri. Si, avete letto bene, 980 km.

Tanto di cappello a Pasquale per la scelta di venire fino ad Ostellato. D’altronde si era guadagnato il diritto di partecipare dopo le selettive sud, anch’esso non proprio dietro casa per lui. Al di là del risultato finale ( un ottavo ed un decimo posto), un’esperienza davvero importante ed istruttiva.

TEMPORALE FUORI GARA…PIANI ROVINATI

Ma torniamo a questa semifinale. Sembrava dovesse essere un week end simile al 2017, con tanta pioggia e temporali. Previsioni meteo completamente sbagliate e semifinali completamente asciutte. La pioggia si è vista solamente venerdì pomeriggio in maniera molto copiosa e sabato pomeriggio con un classico temporale estivo.

Pioggia del venerdì che ha scombussolato i piani di molti. Venerdì mattina giornata di prove un po’ sottotono per il canale, con pochi pesci grossi, possibile peschetta e idee confuse per molti. Sabato invece, con l’acqua sporcata dal violento temporale del giorno prima, il pesce di taglia è entrato in attività. E con pesce di taglia si parla di breme di grossissima taglia. Un chilo, un chilo e mezzo, due chili e due chili e mezzo di pesce.

TRE LINEE DI PESCA

Catture XXL che hanno determinato moltissimi settori. Anzi, in tutti i settori è stata determinante la cattura di pesci di peso per il risultato finale nel settore. Distanze di pesca? Principalmente due linee, con quella corta a 18 metri e quella a 45 metri maggiormente utilizzate da tanti. Non sono mancate impostazioni più lunghe tra 55 e 63 metri e la lontanissima pescata ad ottanta metri ad altezza cannette della sponda opposta. Quest’ultima una pesca per pochissimi in grado di farla bene e che ha portato risultati. Lorenzo Sinibaldi e Manuel Giovannangeli sono stati tra quei pochi che hanno deciso di impostare la pescata a lunghissima distanza, con conseguente vittoria di settore. Tanto di cappello ai due ragazzi romani che ben sanno fare questa pesca.

PESO ALTO, MA POCHI PESCI

Ostellato ha comunque regalato pesi altissimi, per un pescato complessivo di oltre una tonnellata ed un quintale di pesce. Sette chili di media ed assoluti da 24, 19 e 17 chili. Attenzione però, non si tratta comunque di tantissimi pesci. Se consideriamo la taglia media delle breme si parla di una media di dieci pesci per pescatore, stando alti.

Ostellato in gran forma? Si e no. Pochi pesci, ma pesi alti. Dipende come la si vuole vedere. Lo scorso anno si vinceva con otto – dieci chili, ma catturando oltre cento pesci. Quest’anno per lo stesso peso bastano anche sei – sette pesci.

Bisogna però anche considerare che qualcuno ha trovato la peschetta corta su pesci di taglia non proprio piccola. Tra i quindici e venti metri, verso fine gara, c’è stato chi ha inanellato una serie di breme da 250 grammi. Una taglia molto interessante se alla fine si portano in nassa tra le venti e trenta breme. Ed in mezzo a questi pesci non mancava anche il jolly da chilo.

GARA 2

Nuovo giorno, nuovo temporale la sera prima. Meglio? Forse si, invece no. Inizia la gara e subito si capisce che qualcosa è cambiato. Poche catture per le prime due ore e pesce molto localizzato. Picchetti con totale assenza di catture e poche idee per risolvere la gara. Picchetti che dopo metà gara a cappotto iniziano magicamente a diventare pescosissimi. Picchetti che invece partono lenti, ma poi ingranano in stile diesel. Un esempio il caso di Andrea Canaccini dell’Oltrarno Colmic. Gran pescata per Andrea che ha iniziato in sordina al settore F, aumentando sempre di più il ritmo delle catture a corta distanza. Alla fine quasi novemila punti per un primo di settore meritatissimo.

ESCHE USATE

Fouilles? Si, in tanti lo hanno usato con poco disturbo da parte dei perchini. Ver de vase? Si e no, visto che con l’acqua sporca nelle prime due metà gara il pesce di taglia ha preferito qualcosa di più sostanzioso. Vermi? Assolutamente si. Sia da taglio in pastura, sia da innesco. Bigattino? Stesso discorso dei vermi, al punto da essere la seconda opzione più utilizzata. A volte fondamentale per selezionare la taglia rispetto al ver de vase, importante invece nelle ultime due ore di gara.

PRIMI SESSANTA IN FINALE

Due giorni non semplici da affrontare, anche dal punto di vista mentale. Si pensava che il limite per passare fosse di circa sei, massimo sette penalità, invece la domenica ha visto moltissimi ribaltoni. Concorrenti vincitori il sabato che sono saltati la domenica e viceversa. Ma dei vincitori del sabato c’è stato anche chi si è confermato. La classifica attualmente vede ben sei agonisti appaiati in vetta alla classifica con due penalità. A seguire solo in due con tre penalità e poi tutti gli altri, fino al sessantesimo che si è qualificato con ben nove penalità. Un punteggio alto, ma che non taglia nessuno fuori dai giochi in quanto in Brian ci sarà il punteggio tecnico a 2. Ogni risultato dovrà quindi essere raddoppiato.

Nota a margine,. E’ curioso vedere come praticamente tutti i nazionale italiani che quest’anno hanno faticato a prendere le breme al mondiale, catturare oltre dieci chili di pesce, con diverse catture oltre il chilogrammo di peso.

ORGANIZZAZIONE

Doveroso spendere qualche parola per l’organizzazione della società Molinella, con l’aiuto del ct Maurizio Setti. Tutto il campo gara utilizzato e venti metri per concorrente. Niente da dire sulla condizione della sponda, con solamente un paio di picchetti in cui è stato necessario potare le cannette da parte dei concorrenti al mattino. Un lavoro fastidioso ma che alla fine non porta via troppo tempo e che comunque non dipende dall’organizzazione.

Peccato per la continua assenza dei cestini sul campo gara, carenza che ci era stata fatta notare già al mondiale feeder. Nonostante ciò il giudice di gara si è complimentato con tutti per la pulizia del campo dopo la prima prova ( e pensiamo anche dopo la seconda). Appuntamento a fine settembre con le finalissime dell’italiano feeder individuale al Canale Brian.

1° PROVA – 140213_1° prova di finale

2° PROVA – 140214_2° prova di finale

PROGRESSIVA – 24470_CG_progressiva

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