Itinerario Trentino Pesca a Mosca – Rio Selva dei Molini

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PESCA A MOSCA NEL RIO SELVA DEI MOLINI

Esplorando il Trentino Alto Adige in direzione Lago di Neves mi trovo a lato della strada un piccolo corso d’acqua. Molto interessante. Impossibile per me non esserne attratto, quindi dopo la prova del Lago di Neves, di cui parlerò prossimamente, ho deciso di segnarmelo nell’agenda.

Prima di andarci, però, ho preferito informarmi su internet dove poter acquistare il permesso. Purtroppo non ho trovato molti articoli a riguardo e solamente qualche informazione abbastanza lacunosa.

Ma facciamo un passo indietro. Il torrente in questione è il Rio Selva dei Molini e ci troviamo in pieno Sud Tirol. Il permessopuò essere acquistato all’Hotel Müehlwald situato a Selva dei Molini.

Il tratto del Rio è suddiviso in tre parti. La parte a valle che parte dal Lago Meggima verso Molini di Tures. La parte a monte che parte dal Lago Meggima fino alla Centrale di Lappago e lo stesso Lago Meggima.

Personalmente ho optato per la parte a valle. Non sono partito però dalla base della riserva, ma da circa la metà.

Il corso d’acqua si presenta come un piccolo torrentello largo qualche metro, nel quale sono presenti profonde buche dove si nascondono trote iridee enormi e voraci. Oltre alle iridee non mancano ovviamente delle combattive trote fario. Quest’ultima specie ittica che non manca mai nei corsi trentini.

Se il Sud del Trentino presenta ambienti stupendi, qua possiamo parlare di paesaggi idilliaci. Nel periodo estivo, fino a settembre inoltrato, troviamo prati verde smeraldo a perdita d’occhio. Prati che si fondono con il colore delle prime nevicate sulle vette con il confine dell’Austria.

Normalmente sono abituato a recarmi molto presto sui fiumi e torrenti, ma questa volta non è stato così. Ho iniziato alle 11 per una sei ore di pesca.

Tecnica? Naturalmente la pesca a mosca. Ormai non me ne divido più. La pesca a mosca è tanto bella, quanto affascinante. Praticata in Trentino Alto Adige poi regala ulteriori emozioni e sensazioni.

La giornata si è presentata particolarmente fredda ed anche questo non mi ha aiutato con gli orari di pesca. Due le impostazioni di pesca che ho scelto per affrontare il Rio Selva dei Molini: ninfa e drop. Si, avete letto bene. Drop.

Il Drop normalmente è una tecnica che si utilizza nello spinning, ma ultimamente sto curando meglio alcune tecniche tra cui anche questa. Naturalmente la pesca a ninfa è stata la protagonista di giornata, mentre il drop è slittato per le ore finali di pesca.

Il tutto utilizzando la mia classica nove piedi con coda 4. Una canna ideale per insidiare sia le piccole fario, che le grosse iridee che scendono dal Lago Meggima.

Ho utilizzato un finale a nodi con un finale da 0.16 mm quando ho pescato a ninfa, scegliendo delle mosche dal colore naturale. Le ho lasciate scendere molto lentamente per sondare le strette, ma profonde buche del torrente.

Le catture non si sono fatte attendere. Pesci interessanti, di buona taglia, che non hanno saputo resistere alle mie mosche. Ho notato che il pesce nel Rio Selva dei Molini è molto attivo, ma viene a galle raramente. E’ necessario stimolarlo per farlo salire in superficie.

Dopo svariate catture di piccole trote fario ho deciso di provare con l’altra tecnica di giornata: il drop. Il drop consiste nella costruzione di un bracciolo dove apporre una mosca secca. In questo modo si dovrebbe riuscire a sondare due livelli dell’acqua. Ciò provoca abboccate più frequenti.

Solitamente al capo inferiore del finale si appone una mosca abbastanza pesante, così da farla saltellare sul fondale, a seconda del movimento che procura la cresta della corrente alla mosca che è legata al bracciolo.

Primo lancio, la canna si flette e vedo una coda che ritorna nell’acqua riflettendola con un rosa molto acceso. Inizia il combattimento e capisco subito che è il pesce di taglia che stavo cercando. Una volta salpata mi chiedo come una trota così grossa possa vivere in quel piccolo torrente.

Questo Rio Selva dei Molini è davvero bello. Si presenta come un susseguirsi di piccoli avvallamenti e piccole cascatelle. La corrente è regolare e non ci sono punti particolarmente impegnativi dal punto di vista fisico.

Il tratto di riserva è veramente ben segnato. Tutte le sponde sono pulite e costeggiate da una “stradina” che permette la discesa all’acqua ogni qualvolta si voglia. È un tratto completamente immerso nella natura, dove la ricchezza della fauna e della flora la fanno da padrone.

La vista è stupenda e per quanto riguarda la pesca posso solo dire che è uno dei più bei torrenti in cui ho mai pescato.

TUTTE LE FOTO – CLICCA QUI

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