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La Storia della Pesca | La Gara dei Duemila

La Gara dei Duemila
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Esattamente cinquant’anni or sono la sezione FIPS di Milano, nella data del 24 settembre, organizzò la più imponente gara di pesca a carattere individuale. Una manifestazione che probabilmente ad oggi rimane un record di partecipazione.

Tabella dei Contenuti

Oltre 2000 Partecipanti

Ben 2107 pescatori si iscrissero, gareggiando lungo le sponde del Naviglio Pavese, da Binasco fino al suo sbocco in Ticino. Da qui il campo gara continuava per tutto il tratto di Pavia, lungo le sue prismate e spiagge. Erano i tempi in cui l’agonismo come l’intendiamo oggi non esisteva. 

Parola d’Ordine: AMICIZIA!

Non esistevano le canne in carbonio, l’attrezzatura era all’interno della cassetta di plastica a più ripiani, il pesce veniva consegnato a fine gara in sacchetti di plastica per poi essere pesato al raduno. Si pescava, non si gareggiava. Il clima che legava organizzatori e partecipanti, premiati e non, era di pura amicizia. E la cosa bella è che questi principi erano sottolineati in un messaggio inserito nel fascicolo appositamente redatto e consegnato a tutti i partecipanti qualche giorno dopo il termine della manifestazione. All’interno di esso erano presenti i nomi di quasi tutti i partecipanti e la loro posizione in classifica generale.

Organizzazione Senza Eguali

L’organizzazione fu imponente. Per ogni dieci concorrenti era previsto un commissario di sponda. A conti fatti, oltre duecento persone si mobilitarono come addetti al controllo ed al ritiro del pescato, che fu raccolto e pesato nel piazzale della Fiera di Pavia. 

La Gara

La gara iniziò alle otto in punto e durò le classiche tre ore in una giornata tipicamente autunnale con la nebbia che non diede tregua per tutto lo svolgimento della manifestazione. Questa gara, espressamente voluta dal Segretario FIPS Ottavio Abbà ebbe come motto “Démes la man fadreì” e rimarrà negli annali della storia della pesca italiana, purtroppo come unica, nonostante si fosse fatto di tutto per poterla organizzare l’anno seguente, ma non riuscendovi.

Chi Vinse?

Per la cronaca il primo assoluto con quasi quattro chilogrammi di cavedani e barbi fu Augusto Marcandalli che pescò a bolognese nel Ticino, dove molti altri partecipanti riuscirono a realizzare pesi ben superiori a quelli realizzabili allora nel Naviglio Pavese. La premiazione si svolse a metà pomeriggio con la consegna di medaglie d’oro alle prime venti donne classificate e ai primi cento uomini classificati, oltre alla consegna a tutti partecipanti di materiale da pesca offerto da numerose ditte e negozi di pesca di allora.

Mamme d’Arte

Prima fra le donne, Teresa Baroni, mamma di Massimo Mariani, campione italiano individuale di pesca al colpo 1994.

Agonisti di Spicco Nazionale

Scorrendo nella classifica generale individuale si scorgono nomi conosciuti dell’agonismo milanese che a quel tempo contava su oltre centomila tesserati FIPS.

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