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Pescare le Savette a Pane – FishingDays | LIVE

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Savetta, un pesce davvero mitologico per moltissimi pescatori italiani. Anzi, molti giovani non sanno nemmeno cos’è e la stragrande maggioranza ne ha sentito parlare, ma mai ha avuto modo di catturarla. In pratica la savetta, come la lasca, è una specie a fortissimo rischio di estinzione. In molte regioni si è praticamente estinta, ma per fortuna non dove siamo andati questa volta.

Dove? Questa volta l’idea non è stata del tutto dell’amico Marco. Lui lo abbiamo tirato in mezzo perchè ormai è una presenza fissa dei nostri FishingDays. O meglio, ormai con lui potremmo chiamarlo FishingMonday! Ma tranquilli, Marco lo manderemo in vacanza per qualche settimana, perchè sta pescando troppo e non va bene!

Questa volta comunque abbiamo avuto un Marco al quadrato, perchè insieme al nostro Marco Frigerio abbiamo coinvolto anche Marco Marranzano, figlio d’arte ed esperto pescatore di bolognese.

Regno della Savetta

Lo era trent’anni fa. Lo era vent’anni fa. Lo era dieci anni fa. Lo è ancora adesso, per fortuna. Ovviamente, come è inevitabile che accada, la savetta ha avuto un calo, ma continua comunque ad esserci. Parliamo dell’Adda alta. Chi guarderà la diretta, capirà subito dove ci troviamo. Per molti il Mincio è l’Università della Pesca, ma noi lombardi sappiamo che il Master Finale di Pesca lo fate sull’Adda in questo punto.

Acqua trasparente, corrente abbastanza morbida ed una varietà di specie ittiche a dir poco incredibile. Oltre alle savette, cavedani, pighi, barbi nostrani e scardole tra gli autoctoni. In più, da qualche anno si sono aggiunti gardon e qualche grossa breme proveniente dal vicino Lago di Annone.

Waders e Bolognese

E’ la vecchia pesca all’italiana, in acqua con gli waders e la cara, vecchia bolognese da sei – sette metri. In questo tratto di Adda, appena a valle dell’uscita del Lago di Como, la profondità è attorno ai quattro metri nell’area di pesca e quelle lunghezze sono perfette. E’ presente la classica gronda, dove staziona la maggior parte dei pesci e si pesca con grammature tra uno e tre grammi. Molto dipende da cosa andremo ad insidiare, l’altezza del fiume e la portata.

fishing_days_savette_paneLa pesca in acqua non è per tutti. Noi lombardi abbiamo la fortuna di avere diversi posti in cui si può praticare, ma sopratutto abbiamo una tradizione diversa nelle manifestazioni. Sesto Calende, Porto Ceresio, Lago di Varese, Lago di Como ed Adda hanno ospitato diversi regionali e provinciali in cui si pescava in acqua.

I cosciali vanno bene, ma fino ad un certo punto. Purtroppo il vento spesso spira fortissimo, creando onde alte anche mezzo metro e passano diverse barche durante il periodo estivo. Se volete andare sul sicuro, gli waders sono la scelta da fare.

Il Pane

La biova o il classico pane francese. E’ l’esca per eccellenza per tutti i pesci. Una volta innescata, la cattura è assicurata. Utilizzare il pane inoltre garantisce l’utilizzo di terminali di diametro maggiore ed ami più grossi. Se con i bigattini ci si attesta magari su fili non superiori allo 0.09 mm, in questo caso possiamo toccare tranquillamente gli 0.12 mm.

fishing_days_savetteCome si utilizza il pane? E’ davvero molto semplice. Lo potete acquistare sia dal panettiere, sia in negozio di pesca. Magari se non lo avete mai usato prima d’ora, usate quello di negozio. Lo tenete in ammollo per qualche minuto e poi la lasciate sulla vostra pedana avvolto in un panno umido.

L’innesco è molto semplice. Prendete una piccola striscia di pochi centimetri e poi cucite il pane sull’amo, pungendolo tre volte e lasciando una piccola codina. Una volta innescato, non si staccherà durante il lancio e resisterà per diverse passate. Ovviamente questa è una situazione rara, in quanto normalmente la mangiata avviene subito alla prima passata.

Montatura

Se siete brianzoli o siete pavesi, avrete due correnti di pensiero diverse. Una montatura si presenta al contrario, con una piccola torpille in basso con due – tre pallini e poi ad aprire verso l’alto in 50 cm. L’altra montatura è invece quella classica. Torpille in alto e montatura a scalare verso il basso. Non esiste una vera regola. Molto dipende da come si è abituati e come si pensa di gestire meglio la lenza in acqua. Per i novizi, consigliamo la seconda versione.

Il lancio è il classico, ma naturalmente molto più morbido rispetto al normale. Come detto, utilizzando il pane si tende a vedere delle mangiate molto veloci ed immediate. E’ estremamente importante rimanere pronti sulla ferrata. Anche la scelta della canna copre un ruolo importante. Le savette non sono pesci di grossa taglia, pertanto non servono canne dura in punta. Servono bolognesi con azione morbido in punta, progressive di schiena in caso di sorprese.

La Pastura

Importantissima è la pastura. Si pesca con il pane? Bene, allora butterete del pane nella pasturazione. Prendete del vecchio pane secco, tenetelo ammollato in acqua e poi aggiungeteci una classica pastura alla crisalide e formaggio. In più, un po’ di ghiaia del fiume per appesantire il tutto. Pasturate con costanza e sopratutto ricordate che la palla non andrà mai sul fondo. Essendoci pane e ghiaia, si sfalderà in breve tempo. L’importante è mantenere una scia di pastura costante, nella quale far entrare i pesci. Una volta entrate, le savette rimarranno in zona finchè avremo pastura nel secchio.

Nell’Adda non sono pesci di grossa taglia, ma si attestano tra duecento e quattrocento grammi. Non enormi, vero, ma è sempre un piacere poter prendere questi ciprinidi dal naso pronunciato che ormai sono scomparse dalle nostre acque.

Abbiatene Cura

Non dovremmo dirlo, ma sempre più volte assistiamo a delle vere tracheotomie ai pesci. Utilizzate gli slamatori e non le pinze, come prima cose. Bagnatevi poi le mani quando prendete in mano pesci delicati come le savette. Pescando in acqua non dovrebbe essere un problema bagnarsi la mano. Una volta slamata, fate pure una bella foto e poi rilasciatela con tutte le cure, evitando magari di mettere la nassa in acqua. Già ce ne sono poche, perchè rovinarle e rischiare di farle morire?

La Savetta è un pesce autoctono italiano, cerchiamo di averne cura.

Buona Visione!

PANE E SAVETTE ?

Andiamo a insidiare un nobile pesce autoctono: la savetta. Scopriremo la tecnica e le montature ideali per insidiarla nella zona alta dell'Adda. #fishingday con Frigerio Pesca

Pubblicato da Fishingmania su Domenica 28 giugno 2020

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