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Spinning extra large con Mauro Marzi

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SPINNING CON ESCHE DI GROSSE DIMENSIONI CON MAURO MARZI

La pesca a spinning ha tante sfaccettature, dal black bass alla trota, passando per il luccio. Quest’ultimo può essere considerato come il re delle acque dolci, con buona pace del siluro. Una preda che prima o poi chiunque ambisce a catturare almeno una volta, sia che si tratta di un amante della pesca con gli artificiali, sia che si parli di pescatori a 360°. Cercare il “Big Pike” però non è affatto semplice, anzi, non è proprio semplice cercare il luccio in generale. Riuscire a catturarne uno in ambiente libero ha sicuramente un fascino maggiore, maper fare ciò bisogna conoscere molto bene gli spot che si vogliono affrontare. Andare a lucci non è come andare a black bass. Questi ultimi nel periodo caldo sono decisamente più facili da insidiare anche in ambiente libero. Sono tanti i laghi o i bacini in Italia dove è possibile catturarli. Diverso è il discorso del luccio. Quando si ha poco tempo quindi bisogna per forza di cose ripiegare nei laghetti a pagamento. Di posti ricchi di lucci non ne esistono moltissimi nel Nord Italia, anche perchè bisogna avere delle condizioni ideali. Non è sufficiente avere un lago, bisogna anche creare le condizioni ideali come arbusti in acqua, ninfee e rifugi per il pesce foraggio. Il luccio non ha un luogo preciso dove stazionare, a volte gli è sufficiente appoggiarsi sul fondale e mimetizzarsi con esso per passare inosservato. Assieme all’amico Mauro Marzi del negozio Caccia e Pesca Il Gatto e La Volpe di Milano ci siamo trovati in un conosciuto impianto cremonese situato nei pressi dell’abitato di Oscasale. Un impianto costituito da tre laghi che presentano al loro interno sia lucci, che black bass. Ritrovo alle 5.30, ancora prima dell’alba, per cercare di sfruttare al meglio tutti i momenti in attesa della luce giusta per l’attacco del grande predatore. Nonostante la presenza di tanti boccaloni anche di prima mattina, la scelta è stata proprio quella di dedicarsi immediatamente al re del lago. Hair bug, swimbait, grossi shad armati e spinnerbait sono state le esche inizialmente scelte. Il caso ha voluto però che nonostante stessimo utilizzando delle esche di grosse dimensioni, le prime prede ad attaccare siano stati dei black bass di peso attorno ai 700-800 grammi, a dimostrazione di come questi centrarchidi siano molto voraci nei laghi di Oscasale. Alle prime luci del sole i lucci sono sembrati entrare molto in attività in superficie, con diverse cacciate sulla tanta minutaglia presente nel lago grande. Purtroppo però i tentativi di pesca a topwater con popper e le nuovissime rane galleggianti della Edmond Fishing non sono andati a buon fine. E’ servita tutta l’esperienza di Mauro per riuscire a catturare un paio di lucci in una giornata in cui gli esocidi non sembravano aver molta voglia di attaccare le esche artificiali. Mauro ha sfoderato la sua artiglieria pesante, prima con uno dei suoi grossi hair bug e poi con un siliconico da almeno 25 cm di lunghezza, armato con un’ancorina in testa. Una volta arrivato sul fondo, che ad Oscasale non è superiore ai tre metri circa, Mauro ha iniziato a recuperare la sua esca extra large in maniera lenta, effettuando delle brevi pause intervallate da leggeri colpi di canna durante la ripartenza a recuperare per imitare lo scatto di un pesce in difficoltà. E’ stata in questa maniera che prima è arrivato un piccolo lucciotto da circa una settantina di centimetri, seguito da uno stupendo esemplare da metro che ha messo a dura prova la 6 once da casting di Mauro. Un esemplare maestoso che è stato naturalmente salpato con un guadino di grossa dimensione con la testa in gomma. Purtroppo questo è stato l’ultimo luccio di giornata e ciò ci ha portato a spostarci sulla pesca del black bass. Ormai di questo pesce ne stiamo parlando in tutte le salse, ma anche perchè ci sta regalando diverse catture in molti bacini, sia liberi che naturali, in cui andiamo a pescare. Abbiamo già detto degli esemplari catturati con artificiali di grossa dimensione, ma sono state effettuate delle catture anche con il gambero siliconico denominato Clarkii di Hart Fishing che già ci ha regalato diverse catture. In particolare nei due laghi di piccole dimensione la presenza dei boccaloni è davvero alta, grazie anche all’altissima presenza di ninfee in superficie che regalano un ambiente quasi senza eguali. Non sembra nemmeno di essere in un lago a pagamento. Considerato il caldo, ci aspettavamo qualche inseguimento in superficie, ma purtroppo c’è stato solo qualche timido interesse ai popper ed alle rane galleggianti. Più probabile che avremmo avuto maggiori attacchi a topwater nelle ore serali, quando il bass è decisamente più in attività.

Per tutte le tipologie di esche citate nell’articolo e maggiori informazioni sul lago in questione andate da Mauro al suo negozio in Viale Bligny 60 a Milano, Caccia & Pesca Il Gatto e La Volpe

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