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Feeder Milano – Ostiglia, potevi dare di più

Provinciale Feeder di Milano ad Ostiglia
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A sole due settimane dalla prima gara del torneo, i 27 iscritti al Campionato Provinciale Feeder di Milano si sono immediatamente ritrovati per lo svolgimento del secondo appuntamento. Campo gara designato, la quinta zona del Canal Bianco ad Ostiglia, denominata Le Calandre.

Tabella dei Contenuti

Un Canale Stanco

Nonostante le buone prove delle scorse domeniche, il Canal Bianco si è presentato abbastanza “stanco” in questo 5 giugno. Per chi non si recava sul canale mantovano dallo scorso anno, è stato abbastanza strano vederlo con corrente pressochè assente. Una condizione che rispecchia la grave situazione di siccità che attanaglia gran parte della Pianura Padana. I pochi temporali delle ultime settimane non scaricano abbastanza pioggia per muovere tutti i canali della pianura circostante, influendo negativamente sulla corrente del Canal Bianco. In più, nella giornata odierna si è notata un’acqua abbastanza pesante, causata proprio dal basso ricambio, sicuramente anche di ossigeno. Infine, per concludere, la giornata ventosa ed il cambio di pressione sembrano aver influito negativamente sull’attività del pesce. Ma veniamo alla gara.

Tratto Le Calandre

Come detto, dopo appena due settimana dalla gara inaugurale di Mantova, subito la prova del giro di boa. Il tratto denominato Le Calandre è davvero molto comodo, anche se ultimamente non è stato effettuato uno sfalcio del prato. Problema di poco conto, considerando che l’erba non crea grosse problematiche all’azione di pesca. Tutti i picchetti sono comunque puliti e permettono un comodo posizionamento del paniere e di tutta l’attrezzatura. Un problema superfluo per chi pratica il feeder, visto che non è necessario guadagnare quelle poche decine di centimetri per pescare più lon5qno rispetto agli altri. Ultima cosa, non meno importante, la presenza di diversi alberi sulla sponda, che garantiscono un parcheggio all’ombra della maggior parte delle autovetture.

La Seconda Prova

La gara ha visto la partecipazione di 27 concorrenti appartenenti a sole tre società. Ad essere onesti, si è trattato più di un’intersociale tra I Cagnacci Trabucco e la Lenza Azzurra Lainate Maver, con unico “intruso” il sottoscritto Matteo Maggi della Longobardi Milo. Un dettaglio significativo che mostra quanto il feeder non sia così sentito nella provincia meneghina, considerando che altri potenziali agonisti provengono sempre dalle prime due società citate.

Gara Ventosa

Ci si aspettava una giornata calda e soleggiata ed invece il vento ha garantito temperature “umane”, con una certa nuvolosità nella prima metà di gara. Il vento è stata una costante importante, che ha influito negativamente sulla reattività alle mangiate. 

Gara Corta

Principalmente l’impostazione entro i 20 metri è stata una costante per tutti i presenti. In particolar modo le fasi iniziali, con linee da 13 metri fino a 18 e 21 metri. Canne da 10 ed 11 piedi. pasturatori di dimensioni medio – piccole e mulinelli imbobinati con sottili trecce. Questa la soluzione per riuscire ad insidiare le breme di taglia tra 20 e 100 grammi, in discreta attività in questo tratto di Canal Bianco. Attività che è stata più insistente nella prima ora di gara, salvo poi scemare con il passare delle ore. Per i più fortunati, si sono viste anche delle bremotte da 4-500 grammi e qualche carassio tra 200 e 500 grammi. Catture comunque abbastanza rare per la pescata corta. Per qualcuno è stata determinante l’altissima presenza di alborelle e piccolissime breme, che hanno disturbato non poco l’azione di pesca.

Opzione Lunga Distanza

Qualcun’altro ha preferito sfruttare maggiormente la sponda opposta, o almeno la seconda metà di canale. Anche in questo caso è uscito qualche pesce di taglia, oltre alle classiche placchette. Bigattini incollati e sopratutto pastura con vermi tagliati, caster e pinkerini morti sono state la soluzione per cercare di portare in zona carassio, breme ed anche carpe. Non sono mancate anche delle rotture di terminali da 016, probabilmente da parte di carpe o grossi pesci gatto. Questi ultimi non sono risultati molto in attività.

Ruberto Concede il Bis

Dopo la vittoria di Mantova, frutto anche del picchetto terminale, Davide Ruberto ha concesso il bis. Per l’agonista de I Cagnacci Trabucco, dal passato glorioso anche nella pesca al colpo ed ottimo conoscitore dei campi gara del Nord Italia, assoluto di giornata con oltre quattro chilogrammi e mezzo di pescato. Per lui breme e carassi di taglia, catturati impostando la seconda opzione di pescata, ovvero a lunga distanza. Con questa vittoria Davide rimane saldamente in testa alla classifica progressiva.

Secondo assoluto per Roberto Galbiati, sempre de I Cagnacci Trabucco con oltre quattromila punti ed una bella breme da circa 1500 grammi portata alla pesa. Infine chiude la tripletta della società con base a Lentate sul Seveso, Walter Ruffini con 3750 grammi, sfruttando quanto più possibile il picchetto iniziale di campo gara.

Settore B Provinciale Feeder Milano Ostiglia

Ostiglia, un Recupero che fa Piacere

Nonostante le difficoltà di giornata, sicuramente bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno su questo campo gara. La situazione generale della pianura rende difficili le cose non solo in questo tratto di Lombardia, ma anche negli altri canali e campi gara. Parliamo di qualcosa che non dipende da nessuno, se non dalle condizioni climatiche. Questa prima parte di stagione va così e ci dobbiamo convivere. Inoltre, fa molto piacere veder recuperato il Canal Bianco ad Ostiglia. Un campo gara che noi stessi di Fishingmania abbiamo elogiato e cercato di spingere il più possibile tanti anni fa, salvo poi dover rinunciare a difenderlo dalle continue difficoltà di bassa pescosità che presentava. Ostiglia nell’ultimo triennio sembra essersi ripreso, diventando un punto fisso per molte manifestazioni nazionali, regionali e provinciali. 

Provinciale da Rivedere

Permettete una considerazione però su questo campionato provinciale milanese. Partiamo dal dato di affluenza: 27 partecipanti. Lasciamo perdere che vengono da sole due società in pratica. Il vero quesito che ci poniamo (mi pongo), è il seguente: ma perchè organizzare due prove su tre a ben 200 km di distanza dal capoluogo lombardo? 200 km che moltiplicati per quattro viaggi, corrispondono a ben 800 km. E ci basiamo esclusivamente sul centro di Milano, senza considerare che la quasi totalità dei partecipanti parte dall’area brianzola o dall’area occidentale della Città Metropolitana.

Inoltre, due prove a distanza di sole due settimane, con la terza a settembre. Aggiungiamo qualcos’altro? Certo! La seconda prova alla domenica del rientro dal ponte del 2 giugno. Insomma, chi ha deciso i campi gara e soprattutto le date, non ha pensato molto agli uomini, ancora prima che ai pescatori. Sono gentile e non esprimo il mio pensiero con le parole che mi frullano per la testa, ma chissà perchè di chi ha scelto i campi gara per questo provinciale, non era presente nessuno sul campo gara. Tanto ci pensava il presidente della società organizzatrice, che tra l’altro ha organizzato molto bene dando ben 14 metri a pescatore. 

Opzioni Più Vicine

Un provinciale si dovrebbe svolgere nella provincia di appartenenza, ma è ovvio che Milano non dispone di sufficienti acque per lo svolgimento di gare. L’unica è l’Adda a Trezzo e difatti sarà proprio li che si chiuderà il campionato. Bisognerebbe però cercare delle soluzioni vicine al capoluogo. E di soluzioni, tecnicamente, ce ne sarebbero alcune da tenere in considerazione. Tra queste, sicuramente le acque del novarese: Quintino Sella e Canale Cavour presentano dei campi gara comodi e capienti. La pescosità potrebbe essere variabile in base alle condizioni, ma per fare mediamente una ventina di pesci come ad Ostiglia o una decina come a Mantova (anche meno per molti partecipanti) ci si può accontentare di percorrere solo una cinquantina di chilometri. Un’alta opzione che abbiamo presentato proprio sulle nostre pagine lo scorso anno? Il Tanaro a Castello di Annone. Circa 130 km, 1h15 di strada al massimo, senza grosse problematiche di traffico ed una pescata sui barbi diversa dalle classiche breme. In parole povere, volendo delle soluzioni si trovano, guardando anche al portafogli, specialmente adesso che viaggiare costa davvero tanto.

Next Step -> Trezzo

Come detto la terza ed ultima prova si svolgerà a Trezzo sull’Adda. Gara che è fissata nella seconda metà del mese di settembre. Un periodo molto interessante per la pescosità dell’Adda, con i barbi che ovviamente saranno i protagonisti indiscussi della gara conclusiva del campionato, qualificante alla preselettiva dei Campionati Italiani Individuali di pesca a feeder 2023.

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