Feeder in Fiume targato Il Paradiso del Pescatore

Feeder in Fiume con il Paradiso del Pescatore
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Sono diversi gli articoli pubblicati su Fishingmania che parlano di feeder in fiume. A più riprese abbiamo cercato di spiegare tutte le varie sfaccettature della pesca negli ambienti con corrente veloce, entrando nel dettaglio sull’attrezzatura indispensabile. Questa volta vogliamo dare qualche consiglio a chi si vuole approcciare a questo feeder “pesante”. D’altronde il fiume ed in particolare tutti i corsi d’acqua del bacino idrografico del Po si presentano con acqua tendenzialmente medio – veloce e portate importanti. 

Un Negozio per il Pescatore

In particolare al Nord Italia, Il Paradiso del Pescatore è un negozio che guarda con grande attenzione al mondo del feeder in fiume. Un mondo destinato principalmente al pescatore. Pescatore che ha come intento principale quello di portare a guadino i grossi barbi europei, per potersi scattare una bella foto ricordo. E considerando la taglia che ormai ha raggiunto questa specie proveniente dal Centro Europa, non è nemmeno così difficile. Certo, diventa importante essere ben attrezzati. Scopriamo quindi cosa consigliano i negozi della catena bolognese Il Paradiso del Pescatore.

La Resistenza Prima di Tutto

Dal Po all’Adige, passando per Ticino, Adda ed Oglio fino al Tevere nel Centro Italia. Tutti fiumi che normalmente hanno una portata d’acqua ingente. Anche in una situazione di siccità, il flusso di corrente obbliga una attrezzatura adeguata. Robustezza e resistenza sono le parole d’ordine sia per quanto riguarda le canne, che i mulinelli. 

Casting Adeguato

Se pensate di pescare a feeder in fiume con un casting inferiore ad 80 grammi, o avete sbagliato pesca oppure vi trovate in una zona di lanca. Spesso si arriva alla propria postazione e guardando il fiume si ha la sensazione che la corrente sia molto lenta. Come detto, è solo una sensazione. Superficialmente sembra una bassa velocità, ma il vero problema è la massa d’acqua su oltre tre o quattro metri di acqua. La pressione esercitata sul filo obbliga l’utilizzo di grammature importanti. Ecco perchè servono canne da almeno 120 grammi. E spesso, specialmente in autunno quando la portata è maggiore, bisogna per forza di cose aumentare di casting fino a 150 o addirittura 180 grammi. 

E’ importante abbiano un’azione progressiva, con una importante riserva di potenza. Da una parte devono poter lanciare senza alcuna problematica dei pasturatori da 120 – 140 grammi. Dall’altra parte, devono permettere al pescatore di poter sforzare in caso di esemplari combattivi non solo di barbo, ma anche di aspio e siluro. Quando si pesca in fiume a feeder, ma anche in bolognese, il vero problema è rappresentato da possibili incagli sul fondale. Il pesce tende spesso a cercare delle zone di rifugio, portando ad una rottura del terminale o addirittura della madrelenza. Con un attrezzo molto robusto si hanno più possibilità di “girare” la testa e governare meglio la cattura.

Mulinelli come Trattori

Chi è del settore capirà perfettamente come analogia. Il trattore è un mezzo che permette di lavorare senza problemi in ogni condizione, senza paura. Ecco, un mulinello da fiume deve saper fare lo stesso identico lavoro.

Il Power Drag, la potenza della frizione, deve essere alta. Una frizione che una volta chiusa, non deve mollare un millimetro. Certo, molto dipenderà dai terminali che state utilizzando, ma se l’assetto è quello giusto, sarà la canna a lavorare per voi. Se il mulinello non è adatto lo capirete subito, perchè vedrete uscire il filo nonostante la frizione completamente chiusa. Il meccanismo interno deve quindi funzionare correttamente. Sul mercato ci sono diverse opzioni ed Il Paradiso del Pescatore ha alcune scelte interessanti.

Tenete in considerazione pertanto i mulinelli per il mondo dello specialist o anche quelli da surf casting. Questi ultimi hanno le giuste caratteristiche per un utilizzo anche in mare. Permettono di imbobinare un buon metraggio di nylon per sessioni in fiume e la potenza necessaria per affrontare quelle particolari condizioni.

Pastura Rigorosamente al Formaggio

Probabilmente lo abbiano scritto alla nausea. Pesca in fiume? Pastura con base salata al formaggio. Sarebbe quasi da insegnare a tutti coloro che si apprestano a pagare la licenza di pesca! 

Barbi e cavedani vanno ghiotti di quel sapore, che d’altronde piace anche a noi. Sarà forse perchè in passato i nostri nonni grattugiavano il pane secco e le croste di grana padano o parmigiano reggiano per realizzare le pasture e da quel momento in poi i barbi hanno tramandato questa preferenza alla discendenza! 

Meglio Abbondare

Diversamente dalla pesca al colpo, non servono cinque, sei o sette chilogrammi. Tre chilogrammi possono anche essere sufficienti. Nessuno vi vieta di pasturare a mano ad inizio pescata, per cercare di portare in zona i pesci, ma mantenendo successivamente alimentato solo con il pasturatore, la quantità di utilizzo è ridotta. Per essere sicuro, abbiate con voi sempre almeno quattro chilogrammi di sfarinato. Qualcuno potrebbe pensare anche ad aggiungere del pellet. Diciamo che male non fa al pesce, specialmente se all’halibut.

Open End o Block End?

Ne abbiamo già parlato nei precedenti articoli riguardanti lo specialist. Entrambe le soluzioni sono percorribili. I Block end sono i classici Maggot Feeder, i pasturatori da bigattino. Spesso si tende ad utilizzarli per selezionare la taglia. Quando la corrente è sostenuta, meglio incollare i bigatti per far si che durino qualche minuto in più sul fondo. Se invece li inserite sfusi, sappiate che su tre metri di profondità avranno vita breve nella vostra area di pesca.

L’open End è invece la classica gabbia. In questo caso, magari con terminali corti, può essere interessante utilizzarla quando si vuole mettere sul fondo un mix tra pastura e bigatti incollati.

Semplicità e Comodità

Il bello del feeder in fiume è che potete evitare di utilizzare i panchetti. Si affrontano spesso delle sponde scomode, prismate fatte di sassi dove il posizionamento dell’attrezzatura è davvero difficoltose. Tra novembre ed aprile, magari con i sassi anche bagnati non è consigliabile sedersi per terra. Ed allora perchè non valutare di utilizzare una comoda sedia? Semplice da trasportare, magari con un piccolo tavolino da aggiungere.

Vi Serve Altro?

Secondo noi, siete a posto così. Ami e filo? Avete due alternative. O chiedete ai ragazzi de Il Paradiso del Pescatore oppure leggete gli altri nostri articoli. Va bene, non avete voglia di cercarli ed allora ve li aggiungiamo noi qua sotto.

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