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Feeder – Tante polemiche Zero fatti

Ancora una volta l’agonismo del feeder scrive un’altra brutta pagina della sua breve storia. Sembra proprio che il mondo del feeder non riesca a trovare un punto di incontro tra agonisti e federazione. Quasi ogni anno c’è un problema da risolvere, dalle competizioni nelle acque commerciali ai campionati italiani individuali ed a squadre. Ma dopo tutto il cinema di sabato (perchè questa è la terminologia più giusta da utilizzare), l’agonismo feeder ha toccato definitivamente il fondo.

Polemiche, polemiche e polemiche. Lamentele e lamentele. Riepilogare tutto quello che è successo non è il caso, tanto chi legge questo articolo sa benissimo a cosa ci riferiamo. Canale Fissero, 1° Prova di Finale del Campionato Italiano individuale di pesca a feeder.

Scelta del campo gara senza logica, modifica del regolamento in corso ed ovviamente tante, troppe parole. Parole più scritte, che dette. Ormai nel mondo dei social e di Facebook funziona così. Ognuno vuole dire il proprio pensiero ma, giusto o sbagliato che sia, scrivendo spesso non si riesce a capire il vero tono delle frasi.

Personalmente il mondo del feeder in ambito agonistico sta peggiorando ogni anno che passa. Non basta vincere un mondiale o portare a casa un bronzo iridato per dar lustro al movimento. Il mondo del feeder è un mondo dove a regnare è l’ipocrisia. Una ipocrisia presente ovunque, dagli agonisti a chi gestisce tutta la baracca.

Agonista = Lamentela

Da una parte ci sono i pescatori che sanno fare solo una cosa, ovvero lamentarsi. Niente va bene, tutto è sbagliato. Bene, non siete contenti? E’ sufficiente smettere di fare le gare. Se non si è d’accordo con certe scelte si smette di fare chilometri per competere e si va a pescare per il gusto di pescare. Invece no. Invece ci si lamenta su Facebook sperando in una qualche giustizia “feisbucchiana”. Ok, termine inventato adesso ma che rende bene l’idea.

Assopescatori?

Un’altra soluzione? Come avviene in tutti gli sport, si crea un’associazione dei pescatori. Nel calcio, basket, motori e tanti altri sport ancora gli atleti hanno dei propri rappresentanti. Nella pesca no. E per quale motivo non esiste un’associazione dei pescatori agonisti che va a parlare con chi di dovere? E non rispondete che esiste già e si chiama commissione sportiva, perchè un’associazione di questo tipo deve essere eletta democraticamente dai pescatori e non scelta per meriti sportivi o tali.

Lockout?

Sapete che significa lockout? Vuol dire completo blocco di tutto. Se siete pratici di sport americani, ricorderete che è accaduto nell’hockey e nella pallacanestro. Tutti scontenti della scelta di un campo gara o di una modifica del regolamento all’ultimo minuto? Sarebbe sufficiente attuare una sorta di protesta. O rifiutarsi di pescare oppure di presentarsi al raduno. Certamente qualcuno avrebbe sulle spalle tanti chilometri ed una spesa non indifferente, ma basterebbe sfruttare quel week end per scoprire posti nuovi ed andare a pescare. Peccato però che la maggior parte dei pescatori non ha gli attributi per coalizzarsi ed effettuare un’azione di questo tipo.

Capitolo Fipsas

Le competizioni sono affare Fipsas. Le scelte dei campi gara sono affare Fipsas. La Fipsas inevitabilmente ha delle colpe, è innegabile, ma non ha un lavoro facile da svolgere.

Da una parte bisogna dare atto dell’impegno profuso, ma dall’altro lato nel mondo del feeder non ha mai lavorato proprio bene. Sono dati di fatto che non si possono negare. Calendari fatti senza una logica sui campi gara, Regolamenti cambiati all’ultimo secondo. Gestione dei campionati anche in questo caso senza una connessione di logica. Controlli assolutamente superficiali da parte dei giudici di gara. Applicazione dei regolamenti spesso discutibile. Ma il feeder è un peso? No perchè sembra che sia così.

Insomma, i pescatori hanno le colpe ma anche chi gestisce il tutto non ne è esente da colpe. E poi la cosa più divertente è che spesso sui social interviene chiunque, anche chi non sa nemmeno come si pesca a feeder.

Per concludere, cari pescatori, invece di lamentarvi sempre, fate un’azione di forza. Se non vi piace come avviene la gestione dei campionati nazionali il prossimo anno appendete l’agonismo al chiodo ed andate a pescare. In caso contrario, pescate e state zitti perchè la figura peggiore la fate voi, non qualcun’altro.



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